Il progetto interviene su una casa degli inizi del Novecento situata in località Ca’ del Verzo. L’impianto distributivo non ha subito particolari cambiamenti rispetto alla situazione originaria data la struttura portante composta da muri perimetrali e divisori di grosso spessore. Il vano scale che collega i tre livelli su cui si articola la casa è caratterizzato da un elemento divisorio composto da tavole di legno di recupero fissate in modo irregolare ad un telaio portante in legno. L’obiettivo è quello di reinterpretare la composizione dei fienili dei vecchi tabià ampezzani e l’effetto, ulteriormente accentuato da un sistema di illuminazione che mette in rilievo i pieni ed i vuoti lasciati dall’alternarsi delle assi, è immediatamente visibile dal grande ingresso. I pavimenti in legno di larice sono ricavati da vecchie tavole di recupero e non trattati mentre solo per i bagni e la cucina è stata usata pietra porfiroide posata a grandi lastre irregolari. L’ uso dell’acciaio inox misto al legno vecchio caratterizza la cucina. Il contrasto forte tra metalli grezzi e legni consumati dal tempo, pietre naturali e il gesso bianco con cui sono trattate tutte le pareti costituisce l’elemento principale di composizione di questi spazi connotati da un’atmosfera di raffinata semplicità
Cliente: Privato
Luogo: Cortina (BL)
Anno: 2003
Foto: Stefano Scatà - Archivio Franzolini